Ordinato il 24 Settembre 1978
Missionario Saveriano
Missione di Bukavu – CONGO
Padre Simoncelli, nato a Milano nel 1952 e vissuto all’Isola in via Borsieri 11, è stato un Allievo dell’Oratorio. Lo frequentò fin dalle scuole elementari e nelle sue lettere lo ha sempre considerato come una grande famiglia dove era possibile sia giocare che apprendere la catechesi come preparazione ai Sacramenti.
All'età di 11 anni, per sua volontà, i genitori e la sorella lo accompagnano nell'Istituto dei Saveriani di Alzano Lombardo (Bg).
Lì frequenta dalla 1 alla 3 media poi, a secondo delle scuole che doveva frequentare passa da Cremona, S.Pietro in Vincoli, Tavernerio (Ra) e Parma. Mentre studia passa anche un anno in Africa. Nel 1987 viene ordinato sacerdote.
Per 5 anni si ferma nell'Istituto di Vicenza con l'incarico di "Coadiutore di ragazzi esterni", ovvero trovare ragazzi che con i propri genitori vogliano seguire la sua stessa strada. In seguito parte per l'Africa; nei primi anni rimane insieme all zio Padre Giulio Simoncelli (attualmente insegnante di alcuni novizi a Kinshasa capitale della Rep.Democratica del Congo). Un altro zio Padre Luigi Simoncelli anche lui missionario saveriano è morto in Africa.
Successivamente viene inviato nella missione di Shabunda (nella foresta) e viene eletto Vice Regionale dei Saveriani. Rimane nella città di Bukavu per 8 anni; anche durante l'ultima guerra non si allontana dalla missione.
Attualmente si trova da un anno e mezzo con funzione di Parroco nella missione di Shabunda (50.000 abitanti) con 3 collaboratori (Padre Italo - italiano, Padre Jerard - colombiano e Padre Jesus - messicano).
Tornerà in Italia nel maggio 2007 e per ordine dei superiori, si fermerà 4 o 5 anni (per la gioia immensa dei suoi cari!).
Repubblica del Congo
Shabunda 06.03.06
Carissimi tutti,
Eccomi a voi tutti che siete sempre con me nel moi lavoro apostolico in questo Congo che sembra sempre lì lì per uscire dal buco nero in cui è caduto, ma che fatica tantissimo. Certo questo tempo di quaresima invita tutti noi alla speranza e a continuare a mettere la nostra fiducia in clui che ha vinto le vere tentazioni dell’uomo e soprattutto la morte. Le tentazioni dell’uomo sono quelle di sempre: Avere, Potere e Volere. Noi vogliamo sempre appropriarci di quello che è sempre e solo un dono di Dio e proprio per questo siamo come quello che prende della sabbia nel suo palmo, finchè il palmo resta aperto la sabbia resta, ma quando vogliamo chiuderlo la sabbia se ne va. Noi vogliamo spesso essere antagonisti di Dio, invece che fidarsi di Lui come creature sue. Vogliamo noi essere i creatori e così ci ritroviamo con il pugno vuoto. In questo tempo di grazia che è la quaresima, lo Spirito ci vuole portare nel deserto perchè nell’ascolto della sua parola e nel seguire Gesù fino al Calvario possiamo risorgere con Lui. La bellissima esperienza della Missione che avete fatto è ancora tutta da vivere (per quelli di Valbondione).
Io qui farò il solito “safari” di Pasqua con la preparazione immediata ai sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima ed Eucarestia e per gli adulti anche il Matrimonio cristiano. Parto il 13 di questo mese e torno il 17 di aprile, lunedi dell’Angelo. Sarà ancora un safari a piedi, ma ormai ci sono abituato ed ha le sue note positive di incontro con la gente, la visita ai malati di ogni villaggio perchè tutti possano incontrare il Cristo che guarisce e consola. Siamo anche in clima di elezioni, il referendum popolare di fine dicembre in cui all’87 per cento è stata adottata la costituzione, ha iniziato il processo elettorale vero e proprio. A giorni dovrebbe essere varata la legge elettorale e poi si darà il via alla campagna elettorale per le presidenziali e via via per i deputati e senatori fino alle entita comunali. Ci sono ancora arie di preparativi di conflitti qua e là e si teme, qui per l’est del Congo, che se non verranno eletti quelli del partito che ha gestito la guerra con l’appoggio del Rwanda, faranno ancora una rivoluzione. Sono voci e tutti noi speriamo che restino tali e che le forze dell’ONU riescano a fare da scudo.
Auguro a tutti voi un buon lavoro interiore in questa quaresima per poter tutti risorgere con Cristo la notte di Pasqua. Ricordo in modo particolare tutti quelli che per mlattia o problemi vari sono vicini al Cristo nella sua sofferenza. Che la sua presenza aiuti a lenire queste sofferenze, sia fisiche che spirituali. Chiedo e invoco dal Signore la sua benedizione su tutti voi e che Lui vi accompagni in questo cammino quaresimale verso la Santa Pasqua.
Un grazie anche per le vostre preghiere che ricambio di cuore e per tutti quelli che sono vicini a me e alla mia gente in questo lavoro faticoso della ricostruzione di tutto l’uomo.
Un abbraccio a tutti
Vostro P. Virginio
Shabunda 06.03.06
Carissimi Tutti,
Mia sorella Anita mi ha scritto per farmi sapere del vostro dono perchè i ragazzi della scuola elementare di Itemene possano di nuovo avere un banco su cui imparare invece dei mattoni su cui sedersi per scrivere. Possano di nuovo avere delle porte e finestre per sentirsi come gli altri ragazzi, dopo le distruzioni causate dalla guerra. E voi tutti siete i loro benefattori. Ci vorrà un po’ di tempo per comperare le assi e per far fare porte finestre e banchi. Invierò poi alcune foto, quando il bel tutto sarà terminato o almeno iniziato. Qui, i tempi sono lunghi e gli artigiani sono pochissimi. Le nostre suore si stanno dando da fare nella loro scuola professionale, ma moti giovani preferiscono un diploma pedagogico o letterario e pensano che diventare falegnami o muratori sia un abbassamento. Quindi facciamo molta fatica a trovare degli artigiani validi. Dicevo questo per il tempo che ci vorrà, ma state sicuri che i vostri doni andranno a buon fine anche se ci vorrà tutto il tempo che ci vorrà.
Quindi ringrazio di cuore:
1) Athena Display
2) Associazione Don Eugenio Bussa
3) La moglie del Sign. Lamberti Giovanni(attraverso Dorino e Franca)
4) Le famiglie Triulzi, Antonella e Regina
5) Rina Gianni, Anita e Franco
6) La famiglia Sordi di Varedo (non dimentico la vostra mamma)
7) Don Domenico Magri
8) Morgandi Renato della Imetec
9) Le sorelle Cassani Annarosa e Gabriella
Grazie a voi questo progetto potrà diventare realtà a favore di più di 200 bambini e bambine della scuola elementare di Itemene.
Io, da parte mia vi assicuro il mio ricordo e la mia povera preghiera, soprattutto nella santa messa che celebrerò per ciascuno di voi, per le vostre famiglie, vivi e defunti. Lui da lassù sa i vostri bisogni e i vostri desideri, metto tutto nelle Sue mani perchè vi ricolmi delle Sue grazie.
Approfitto per fare a tutti voi gli auguri per una santa Pasqua.
Con tantissimo affetto e amicizia
Vostro P. Virginio Simoncelli
Lettera di Padre Virginio Simoncelli per il Natale 2005
Carissimi tutti,
dopo l'esperienza bellissima fatta con mia sorella qui in Congo e che vi ha partecipato con tantissima gioia, la vita riprende.
A fine ottobre abbiamo fatto il consiglio parrocchiale con la presenza di una ciquantina di persone venute dalle otto diaconie con cui abbiamo diviso la nostra immensa parrocchia. Il consiglio da praticamente inizio alle attività pastorali, ai vari gruppi e al catechismo per i catecumeni (gli adulti e i giovani che si preparano al battesimo) e per quelli che si preparano alla prima comunione e alla Cresima.
In settembre ero stato in una missione vicina che è rimasta dal 1998 senza preti e che una volta all'anno è servita dal parroco di Shabunda.
Tutti quelli che durante l'anno si sono preparati per il battesimo, cresima e comunione vengono al centro e io faccio la preparazione immediata ai sacramenti. Quindici giorni di incontri di catechesi: io due al mattino e i catechisti due al pomeriggio. Ripasso generale sui sacramenti e sui comandamenti. Al pomeriggio io prendo i loro dati generali: nomi dei genitori, data di nascita e questo serve anche come anagrafe, n° di battesimo, di cresima, data di prima comunione e n° eventuale di matrimonio con data. Sono stati quindici giorni di lavoro intenso, ma alla fine il 02 ottobre in una maxi cerimonia ho battezzato con l'aiuto di due responsabili di comunità 210 adulti, 40 bambini, 250 prime comunioni, 170 cresime (le ho fatte io perchè il Vescovo non potendo essere presente delega noi padri per le cresime ). Il 02 dicembre partirò per il solito safari (visita alle comunità di base) che ho fatto l'anno scorso, è il più lungo, ma è quello con più problemi essendo le comunità più lontane dal centro. Saranno i soliti più o meno 250 Km. a piedi tra andata e ritorno che sarà il 28 dicembre. In due diaconie sono presenti 28 comunità di base, io mi fermerò in una decina e quelle vicine vengono per i sacramenti e i vari problemi che sono sorti dall'ultima visita in giugno. Grazie a Valbondione e agli amici di via Borsieri che inviano sempre il bollettino. Gli altri amici sono sempre nel mio cuore, soprattutto quelli che so sofferenti nel corpo o nello spirito. Il bambino Gesù ci metta nel cuore la gioia che facendosi uomo, Dio ci ha detto che sarà sempre con noi per portare anche le nostre croci.
Dalla nostra foresta una benedizione particolare per ciascuno di voi.
Virginio
Buon Natale e un felice 2006 a tutti
Shabunda 13.02.05
Carissimi Tutti,
Vi avevo scritto per Natale dicendovi del primo viaggio apostolico, a piedi. E’ stata un’esperienza magnifica, mi è servita anche per mettermi un po’ nei panni della mia gente che come unico mezzo di locomozione ha solo il cavallo di S. Antonio, cioè i piedi. Siamo tornati stanchi, ma contenti anche perchè la gente ci ha accolto magnificamente.
La settimana prossima partirò per il safari (in swahili viaggio) pasquale. Ritornerò alla base il 28 marzo, il lunedì dell’Angelo. Per questo viaggio che è in preparazione alla Pasqua, ci saranno gli esami per i candidati giovani e adulti, ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. Battesimo, Cresima, Eucarestia e matrimonio per quelli che erano sposati solo civilmente e diventando cristiani hanno diritto alla benedizione nuziale. Sarà ancora un viaggio a piedi, ma solo di 160 km. tra andata e ritorno, quindi poco più di una passeggiata in confronto a quello di Natale. La situazione politica, anche qui in foresta è ancora tesa, perchè i vecchi padroni non vogliono lasciare il potere. Poi tra di loro ci sono rivalità e gelosie, per cui continuano a farsi la guerra, per ora solo di minacce. Quello che c’è di buono e che, impegnati come sono per tenere il potere, ci lasciano in pace e possiamo lavorare e arrivare dappertutto senza essere impediti e importunati. Speriamo la duri, perchè le voci che ci arrivano, prevedono che sarà lunga, prima di arrivare a una parvenza di democrazia e alle elezioni, le prime libere del Congo. Le varie diocesi, quindi tutte le parrocchie, si stanno impegnando a educare la gente a scegliere bene e a non lasciarsi imbrogliare da quelli che promettono mari e monti, magari regalando soldi o vestiti e poi fanno i loro sporchi affari.
Mi sto accorgendo che la guerra ha fatto ritornare la nostra gente indietro di molti anni. Per qualsiasi malattia cercano di scoprire, con il ricorso agli stregoni, chi li ha stregati. Naturalmente non fanno il loro lavoro gratuitamente e in più seminano discordia tra le famiglie. L’odio, il sospetto, dividono e come se non bastasse stanno sorgendo tantissime sette religiose che dicono di pregare sui malati, ma anche loro fanno lo stesso lavoro degli stregoni e in più nel nome di Gesù. Come vedete il lavoro non manca e costruire l’uomo, non è una cosa facile. Bisogna , di nuovo dargli fiducia, aiutarlo a capire che un Dio che ci ama non può volere il nostro male. Come è facile distruggere e come è difficile ricostruire. In questo tempo di quaresima, Gesù continua a proporsi come l’unico vero liberatore, lui solo può aiutarci a trasformare il nostro cuore di pietra in un cuore di carne, capace di amare e servire i nostri fratelli.
Tutti siete nel mio cuore e nella mia preghiera. Vi assicuro il mio ricordo per i vivi e per i defunti di tutte le vostre famiglie. Anche voi, so che lo fate, pregate per me e per la mia gente.
Vi faccio tantissimi auguri di una santa Pasqua e con un abbraccio chiedo al Signore di benedirvi tutti, soprattutto quelli che tra di voi soffrono di più nel corpo e nello spirito. Lui sia la vostra consolazione.
Vostro P. Virginio
Shabunda 12.02.05
Carissimi amici,
Vi arriverà anche la mia lettera pasquale, intanto volevo ringraziare in modo particolare gli amici : Maria Albanese, Piera Albanese, Bovo Giovanni e Cisari Giuseppe per la loro offerta comunicatami prontamente da mia sorella Anita. A nome anche della mia gente di questa mia parrocchia nella foresta del Congo vi ringrazio di cuore e prometto di ricordarvi tutti comprese le vostre famiglie, sia i vivi che i defunti. Che il Signore vi ricompensi come solo lui sa fare e che vi conceda le grazie di cui avete maggiormente bisogno. Prego il signor Forno, che ho particolarmente nel cuore, di ringraziare anche tutti gli agltri amici ex allievi che so essermi vicini nella preghiera perchè il Regno di Dio possa estendersi fino ai confini della terra. Adesso poi che so che Don Eugenio voleva un missionario, tra i suoi allievi, so che anche lui da lassù mi è vicino nelle difficoltà e nei problemi che non mancano in queto paese, anche se pian piano stiamo andando verso la pace.
Auguro a tutti voi una santa Pasqua e che il Signore che è morto e risorto per noi, per intercessione di Maria sua e nostra mamma vi benedica tutti.
Vostro P. Virginio
sono Anita, la sorella di Padre Virginio SimoncelIi missionario nella Repubblica Democratica del Congo, finalmente si è avverato uno dei miei sogni nel cassetto e sono potuta andare a trovare mio fratello per vedere con i miei occhi la sua gente e come svolge il suo lavoro.
Lui è Parroco ed il nome della sua parrocchia è: "Shabunda", in foresta.
Shabunda ha 50.000 abitanti ca. di razza Warega ed è molto vasta, ha quattro diramazioni, comprende 8 diaconie con 101 comunità di base (C.E.V. = Comunità Ecclesiali Viventi) ed ognuna ha il suo responsabile ovviamente persona del luogo.
Solo il 10% è Cristiano Cattolico, i restanti sono protestanti o seguono varie sette religiose e animisti, questi ultimi credono nelle loro usanze e tradizioni compreso gli stregoni.
Le diramazioni sono:
1) Verso Kalole = Km.150
2) " Kalima = Km. 80
3) " Kasese = Km. 80
4) " Bukavu = Km.150
Tutto in foresta.
I villaggi più grossi sono:
Matili - Makutano - Kikambua - Penecuso - Lupango - Luvungu - Masanga e Mapino.
La missione di Shabunda è poco distante da dove atterra il piccolo aereo che bisogna prendere da Bukavu per arrivarci e ci voglio ca. 40 minuti di volo, lo stesso porta dalle quattro alle sette persone ed il resto del carico è Merce.
La missione è cintata ed entrati dal cancello c'è un grande cortile, sulla destra la grande chiesa che può contenere 1.000 e più persone, sulla sinistra le sale per i vari incontri con la gente e per la gente e svaghi, in una c'è la televisione
Di fronte si vede la casa su due piani:
PIANO TERRA
I vari uffici (n.4) dei vari Padri (p. Virginio Simoncelli, italiano/Parroco - P. Jerardo, colombiano - P. Italo, italiano e deve arrivare verso la fine di Settembre P. Jesus, messicano.
La cappella, la sala da pranzo, un magazzino ed un bagno con doccia.
PRIMO PIANO
Sette stanze da letto molto grandi, in ogni stanza vi è il lavandino ed una grande vetrata e i vari mobili che servono. sullo stesso piano. c'è un altro bagno con doccia, il salottino con la televisione e la radio con la quale sentono e parlano con le altre missioni e la casa regionale I! Bukavu.
Sullo stesso piano c'è un terrazzo che circonda tutta la casa con numerosi vasi di fiori che cura mio fratello.
Dietro la casa c'è un grande giardino con varie piante da fiori e fi-utta curato da un giardiniere sotto la sorveglianza di mio fratello.
Sempre dietro la casa c'è un altro stabile più basso dove si trovano: la cucina -la lavanderia ed un magazzino, staccato ci sono 2 garage per le auto ed il trattore, l'orto sempre supervisionato da mio fratello; per la luce e l'acqua hanno il motore ed i pannelli solari.
lo a Shabunda ci sono stata 16 gg. e mio fratello mi ha portato anche più all'interno, precisamente a Matili, dove ho dormito una notte e non potete nemmeno immaginare che accoglienza da parte di tutta la popolazione, mi hanno fatto anche tanti doni in natura tipo: polli vivi, frutta etc.,è l'unico villaggio raggiungibile in jeep. Per gli altri posti devi andare a piedi perché non ci sono più i ponti sui corsi d'acqua o sono impraticabili con la jeep.
A Bukavu, mi sono fermata 4 gg nella casa regionale prima di andare a Shabunda ed ho incontrato mio zio P. Giulio Simoncelli venuto apposta dalla capitale Kinshasa per vedermi e poi mi sono fermata ancora 9 gg. prima del mio rientro in Italia con mio fratello.
Bukavu, sul lago Kivu, è una città caotica con strade piene di "voragini" non buche e terra tossa e molta polvere in questo periodo che è la stagione secca, mentre nella stagione delle piogge c'è molto fango e pensate che dire molto è ancora poco.
Bukavu ci sono vari quartieri, in collina c'è Chimpunda e qui c'è il Dispnesario, il centro nutrizionale con moltissimi bambini malnutriti ed orfanelli, la scuola di taglio e cucito il tutto gestito dalle suore Dorotee di Cameno (Bs.) e da qui si domina tutta la città.
Altri Quartieri sono:
-Kadutu - Cahi - Nguba e Panzi; in quest'ultimo c'è anche il cimitero, in costruzione, per i Missionari e fratelli Saveriani poi c'è Karale dove vi è l'ospedale psichiatrico gestito dai Fratelli della Carità, una congregazione belga.
Mio fratello mi ha portato in varie missioni tipo:
Hamboko: sul lago Tanganica (proprio sulle rive del lago e la stanno ricostruendo ora dopo che l'ultima guerra l'aveva completamente distrutta, il lago Tanganica è grandissimo sembra quasi il mare, pulitissimo e pescosissimo.
Luvunghi: dove ci sono moltissimi alberi con fiori stupendi che si chiamano flamboian.
Kiliba: Lui c'è stato anche prima di diventare prete.
Uvira: Dove è situata la tomba di mio zio P. Luigi Simoncelli morto nell'anno 1970 in un incidente aereo
dopo appena un anno che era in missione, in seguito verrà portato a Bukavu nel quartiere di Panzi dove stanno preparando il Cimitero per tutti i Saveriani.
Ora che Vi ho raccontato un po' il mio viaggio e descritto la missione dove lavora e opera mio fratello, vi delizio con qualche immagine dei vari posti.
Inoltre mi sono resa conto che Lui fa e dà tanto alla sua gente ma è anche ben voluto e rispettato da tutti, dai più ricchi ai più poveri.
Ora porto a tutti i suoi saluti e ringraziamenti a quanti hanno contribuito anche materialmente, un abbraccio E la sua benedizione nel Signore.
Vostro Virginio Simoncelli con sua sorella Anita.